Risparmi, energetici

Scrivo questo post al caldo uniforme e piacevole prodotto dal riscaldamento a pavimento alimentato dalla pompa di calore geotermica che abbiamo installato nella nostra abitazione. Dovendo ristrutturare la casa, abbiamo fatto anche  altri interventi di miglioramento della sua efficienza energetica, alcuni dei quali – speravamo – incentivati dalle detrazioni fiscali del 55% previste dalla normativa Bersani.

La nostra pompa geotermica è – a quanto pare – la prima pompa di calore a sonda verticale che sia mai stata installata a Pisa.  Solo per realizzare la pompa, abbiamo dato lavoro a:

– cinque muratori tunisini

– un idraulico livornese

– tre suoi assistenti dell’Europa dell’est

– un paio di elettricisti pisani

– un ingegnere pisano

– una geologa pisana

– una media impresa veronese

– una piccola impresa bresciana

La scelta di spendere i nostri risparmi in questo modo eccentrico non ha prodotto soltanto lavoro, Ha creato conoscenza: i muratori, gli idraulici, gli elettricisti, gli ingegneri e i geologi hanno imparato qualcosa che prima non conoscevano – o che gli era noto solo teoricamente.  La pompa, inoltre, offrirà materiale per tesi e  prove empiriche a studenti e professori della facoltà di ingegneria locale. E, naturalmente, ci riscalderà senza inquinare l’atmosfera e risparmiandoci la tassa sui fumi e la bolletta del gas.

Perché racconto questa storia? Per dimostrare senza troppa accademia che la detrazione del 55% non solo produce lealtà fiscale, risparmio energetico e aria pulita, ma dà lavoro alla gente e stimoli all’innovazione. Tremonti, pertanto, ha pensato bene di toglierla, o meglio, di trasformarla in una eventualità raffinatamente aleatoria.

Probabilmente le modifiche tremontiane non mi toccheranno, se verrà mantenuta la promessa di eliminarne la retroattività.  Ma ciò non mi esime dal mettere la mia esperienza al servizio degli altri, aderendo a questa catena di blog.

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